Il Centro Studi

Il Centro Studi Giorgio Catti nasce per volontà di alcuni cattolici, che parteciparono attivamente alla resistenza partigiana in Piemonte. Tra questi ricordiamo Silvio Geuna, Valdo Fusi, Aldo Pedussia, Gino Baracco, Ennio Pistoi e Monsignor Peradotto. L’intento iniziale è stata la raccolta di scritti, diari, opuscoli, manifesti, riviste, libri che tendevano a valorizzare e testimoniare la partecipazione dei cattolici nell’esperienza resistenziale. Il Centro negli anni ha realizzato numerose iniziative con convegni, mostre, e importanti pubblicazioni. La sede è tutt’oggi presso dell’Arcivescovado di Torino e da circa un decennio l’archivio non partecipa nel circuito nazionale e locale ed è in fase di riassesto. In questo periodo sicuramente a causa di ricerche storiche non tracciate, alcuni fondi presenti sono stati smembrati e in altre circostanze i carteggi sono andati smarriti. Oggi sotto la direzione del Prof. Walter Crivellin l’obiettivo è quello di sostenere il recupero, la sistemazione e la digitalizzazione dell’archivio per la sua pubblicazione e consultazione gratuita attraverso il web. Questa soluzione tecnologica vuole promuovere la valorizzazione dei propositi dei fondatori alle giovani generazioni.

Centro Studi Giorgio Catti
Torino – Via Arcivescovado, 12 Obiettivi

Il Centro Studi Giorgio Catti sulla . Resistenza Piemontese, sia con iniziative culturali autonome, che attraverso l’inserimento di un suo rappresentante nel Comitato della Regione Piemonte “per l ‘affermazione dei valori della Resistenza e la diffusione dei principi della Costituzione”,

si propone

di sollecitare la dovuta attenzione nei confronti di tutte le componenti della “Liberazione” e dei valori propri della stessa, come sottolineato dal Presidente della Repubblica , Giorgio Napolitano, nel discorso del 12 febbraio 2010 ;

  • di ottenere l’applicazione , nelle varie iniziative promosse e/o sponsorizzate dal Comitato, del pluralismo in tutte le sue manifestazioni;
  • di evidenziare, con varie iniziative, l’apporto dei cattolici alla Liberazione dell’Italia e dell’Europa dall’oppressione totalitaria del nazifascismo ;
  • di documentare l ‘apporto dei cattolici alla ricostruzione morale e politica dell’Italia negli anni del dopoguerra;
  • di far conoscere e valorizzare il contributo dei cattolici nell’elaborazione della Costituzione;
  • di contribuire alla gestione pluralistica delle iniziative del Comitato a sensi del principio richiamato nei Preambolo dello Statuto della Regione Piemonte ottenendo la corretta allocazione delle risorse finanziarie a disposizione.

Il Presidente

Prof   Walter Crivellin

Presidente: Prof. Egidio Walter Crivellin.
E’ laureato in Lettere presso l’Università degli Studi di Torino, è stato borsista presso l’Université des Sciences Sociales di Grenoble ed ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia dei partiti e dei movimenti politici presso l’Università degli Studi di Urbino.
Dal 1993 insegna Storia delle dottrine politiche presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Torino, dove ha tenuto anche corsi di Storia delle dottrine politiche e sociali, di Storia delle istituzioni politiche e di Storia contemporanea presso la sede di Torino e di Biella. Tra il 2000 e il 2006 è stato anche docente a contratto di Storia contemporanea presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Cattolica di Milano, sede di Brescia. Attualmente è titolare del corso di Storia del pensiero politico presso il Dipartimento di Culture, Politica e Società dell’Università di Torino (Corso di laurea in Servizio sociale) e, in qualità di docente a contratto, del corso di Storia delle istituzioni politiche presso l’Università della Valle d’Aosta-Université de la Vallée d’Aoste.
I suoi interessi di ricerca riguardano soprattutto la cultura storico-politica europea tra età moderna e contemporanea e la storia delle dottrine e delle istituzioni politiche, specie in relazione al dibattito sulla democrazia, al rapporto tra istituzioni politiche e istituzioni ecclesiali, alla storia dei partiti e dei movimenti sociali. E’ membro di varie associazioni accademiche e culturali (tra queste l’Associazione italiana degli storici delle dottrine politiche, la Fondazione Giuseppe Toniolo di Pisa, il Centro Studi sulla Storia dell’Arco Alpino Occidentale) e del comitato scientifico di riviste specializzate (“Civitas”, “Sindacalismo”, “Storia e società”). E’ stato direttore scientifico della Fondazione Carlo Donat-Cattin di Torino, per la quale ha organizzato convegni e iniziative scientifiche nazionali e internazionali, curando la pubblicazione dei relativi atti. Collabora con l’Istituto Luigi Sturzo di Roma per ricerche e studi su temi di storia politica e istituzionale relativi all’età contemporanea e al Network europeo di ricerca e formazione ASEGE (Attore Sociale Europeo per una Governance Economica europea). E’ autore di numerosi saggi, monografie, voci tematiche e biografiche su enciclopedie e dizionari italiani e stranieri.
Lista della bibliografia del Presidente Crivellin.

Vice Presidente: Gen.C.A. Franco Cravarezza
Nato a Nizza Monferrato (AT), l’8 giugno 1949, dopo gli studi classici vince il concorso per l’Accademia Militare dell’Esercito di Modena. Nominato Ufficiale nel 1970, frequenta la Scuola di Applicazione d’Arma di Torino, conseguendo la laurea in Scienze Strategiche.  Dal 1973 ha prestato servizio in molteplici reparti alpini delle Brigate alpine Taurinense in Piemonte, Orobica in Alto Adige e Cadore in Veneto comandando il battaglione Alpini “Feltre” e il 2° reggimento Alpini di Cuneo. Nel corso dell’attività operativa ha condotto al comando del proprio reparto operazioni di soccorso alla popolazione per il terremoto della Basilicata nel 1982 e per l’alluvione del Piemonte del 1994 e,  nell’ambito dei concorsi forniti alle Forze di Polizia per la lotta alla criminalità organizzata, ha guidato l’intervento del proprio reggimento nel ’94 in ”Operazione Riace” in Calabria, nel ’95 nei “Vespri Siciliani” nel settore di Enna  partecipando, nel ’96, come responsabile del  Comando Truppe Alpine all’operazione “Forza Paris” in Sardegna.
Promosso Generale di Brigata frequenta l’Istituto Alti Studi della Difesa a Roma, scuola di vertice per Dirigenti delle Forze Armate.
Da Generale di Divisione ricopre l’incarico di Capo di Stato Maggiore del Comando delle Forze Operative Terrestri dell’Esercito Italiano in Verona, concorrendo direttamente alla pianificazione, approntamento, immissione e controllo dei comandi e reparti dell’Esercito in tutte le missioni all’estero e, in particolare, nei Balcani, a Timor Est, in Afghanistan ed in Iraq.
Ritornato dopo vent’anni in Piemonte, è stato dal 5 marzo 2005 al 23 giugno 2010 Comandante della Regione Militare Nord di Torino, con alle dipendenze i Comandi Militari Esercito di Piemonte-Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige,  Friuli Venezia Giulia, Toscana, Emilia-Romagna e Marche, e con responsabilità su tutto il Nord Italia per le precipue competenze nel settore territoriale – presidiario e delle relazioni della Forza Armata con la società e le Istituzioni. Nel periodo ha anche assolto il compito di rappresentante della Difesa per i concorsi delle Forze Armate e per l’organizzazione della XX edizione delle Olimpiadi Invernali e delle Paralimpiadi di Torino del 2006. Col grado di Generale di Corpo di Armata il 23 giugno 2010 ha lasciato il servizio attivo e eletto Torino come sede definitiva.

Nel 2011 ha pubblicato il libro “Stellette di bronzo – Monumenti e targhe militari a Torino. Nel 2013 ha pubblicato il libro “150° – Soldati a Torino: storia, tradizioni e raduni”; nel 2015 il volume “Battaglione Alpini Piemonte”; nel 2018 il libro “Le grandi battaglie della Linea Gotica”.
Nel 2011 è stato membro attivo per l’organizzazione dei Raduni Militari di Torino, in particolare per il Raduno degli Alpini e per il 3° raduno del Consiglio Permanente delle Associazioni d’Arma che ha visto la partecipazione di 35 Associazioni d’Arma a Torino con rispettivi Medaglieri Nazionali.
Nel 2012 e 2015 ha organizzato mostre e conferenze per sensibilizzare la collettività ed in particolare le scuole sul tema della partecipazione delle Forze Armate alla guerra di liberazione del 43-45 ed in particolare sul tema degli Internati Militari Italiani.

Attualmente è Direttore del “Museo Pietro Micca e dell’assedio di Torino del 1706”, Presidente dell’Associazione Amici Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino, Presidente di Assoarma Torino, membro del Consiglio di Presidenza dell’Istituto Studi e Ricerche per la Difesa, Vice Presidente della Fondazione per l’Osteoporosi, membro del Consiglio di Reggenza della Banca d’Italia sede di Torino, Presidente Vicario dell’Associazione Nazionale ex-Internati Militari sezione di Torino.
Per la sua attività in Piemonte gli sono stati assegnati i riconoscimenti onorifici “Erca d’argento 2007”, “Premio Arcangelo 2008”, “Lions d’Oro 2009”, “Premio San Giovanni 2009”, “Premio Valdo Fusi 2010” e “Paul Harris Fellow”. Onorificenze e decorazioni conseguite nel corso della carriera militare:
Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana;
Medaglia Mauriziana al Merito dei 10 lustri di carriera militare;
Medaglia d’Oro al Merito di Lungo Comando nell’Esercito (20 anni);
Croce d’Oro per Anzianità di Servizio (40 anni);
varie Medaglie commemorative per operazioni di ordine pubblico (Vespri Siciliani e Operazione Riace in Calabria), operazioni di soccorso in Campania e Basilicata (1980), interventi per Pubbliche Calamità (alluvione del Piemonte) e per le Operazioni di peacekeeping in Kosovo, in Fyrom-Macedonia e in Bosnia-Erzegovina;
Cavaliere di Grazia Magistrale del Sovrano Militare Ordine di Malta;
Cavaliere dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme.
Nel 2005 si è laureato in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Trieste con la votazione di 110 e lode.

Curriculum Gen.C.A. Franco Cravarezza

SILVIO GEUNA – Nato a Chieri (Torino) nel 1909, deceduto a Torino il 20 settembre 1998, giornalista, dirigente democristiano, decorato di Medaglia d’argento al valor militare e di due Croci di guerra al merito. Designato dalla Democrazia cristiana a rappresentarla nel Comitato militare del CLN piemontese, Geuna fu catturato dai fascisti il 31 marzo 1944, proprio mentre con gli altri dirigenti partigiani partecipava ad una riunione nel Duomo di Torino. Processato e condannato all’ergastolo, alla lettura della sentenza Geuna, scapolo, chiese vanamente di essere fucilato al posto del generale Perotti.

ANNA ROSA GALLESIO GIROLA – Nata a Torino l’8 gennaio 1912, deceduta a Torino il 12 marzo 2010, giornalista. Come lei stessa amava definirsi era una “giornalista prestata alla politica”. Durante l’ultima guerra, esercitava già la professione nella redazione torinese de L’Italia. Figlia di un sindacalista cattolico perseguitato dai fascisti, dopo l’armistizio era entrata subito nella Resistenza, rappresentando la DC nel CLN regionale piemontese e nei Gruppi di Difesa della Donna.Impegnata soprattutto nell’assistenza ai perseguitati dai nazifascisti e nei rifornimenti ai partigiani piemontesi e lombardi.

VALDO FUSI – Militante dell’Azione Cattolica dal 1924, segretario della FederazioneUniversitaria Cattolica Italiana di Torino, dove la sua famiglia si era trasferita nel 1929, Fusi era stato ufficiale del 1° Reggimento Granatieri di Sardegna. Dopo l’8 settembre 1943 fu tra gli organizzatori della Resistenza in Piemonte. Rappresentante della Democrazia Cristiana nel CLN regionale, fu catturato il 31 marzo 1944 con gli altri membri del Comitato di liberazione. Processato il 3 aprile e assolto per insufficienza di prove (otto membri del CLN saranno fucilati al Poligono del Martinetto), raggiunse l’Ossola e si unì ai partigiani della Divisione “Piave”.

GINO BARACCO – Nato a Torino il 18 giugno 1915, rappresentante di commercio, membro per la DC del CMRP. È stato tra i primi dirigenti dell’organizzazione militare della Resistenza piemontese, alla quale aderì (in rappresentanza della Democrazia cristiana), subito dopo l’8 settembre 1943. Membro aggiunto del primo Comando militare del CLN regionale, dopo la cattura dei suoi membri sostituì Valdo Fusi e Silvio Geuna come effettivo e nel giugno del 1944 assunse le mansioni di capo di stato maggiore del generale Trabucchi, occupandosi contemporaneamente dell’organizzazione delle SAP nella città di Torino.

ENNIO PISTOI – Nato nel 1920 e scomparso nel 2009 a Torino, ex dirigente dello stabilimento grafico ed esponente della lotta di Liberazione, Ennio Pistoi venne insignito della Cittadinanza Onoraria di Borgo San Dalmazzo.
Sottotenente di complemento partecipa alla campagna di 
Russia. All’otto settembre 1943 è tra gli organizzatori dei primi gruppi di resistenza antifascista operando prima in Valle di Lanzo e successivamente a Torino. Ideatore e protagonista del colpo di mano che portò alla liberazione di oltre cento detenuti politici dalle carceri militari torinesi. Arrestato per ben tre volte, scampa alla morte grazie alla vittoriosa insurrezione, Decorato con la Medaglia al Valor Militare. 

Don GIUSEPPE POLLAROLO – Don Giuseppe Pollarolo nacque a Pozzolo Formigaro (Alessandria), il 31 agosto 1907, da Giacomo e Assunta Lagazzo. Le povere condizioni economiche della famiglia lo prepararono a condividere con Don Luigi Orione, il Fondatore della Piccola Opera della Divina Provvidenza. Frequentò la Teologia al Seminario Laterano di Roma, mentre si dedicava  all’assistenza e all’insegnamento degli orfanelli e ragazzi poveri e bisognosi dell’Istituto San Filippo. Il 26 giugno del 1930 fu ordinato sacerdote.Nel settembre del 1943, Don Pollarolo si assentò da Torino ed allacciò rapporti con le organizzazioni antifasciste, si recò nella zona del cuneese, con il consenso dell’arcivescovo di Torino e del vescovo di Cuneo, e diventò cappellano  dei partigiani.

RELAZIONE ATTIVITÀ 2015

24 gennaio – Commemorazione anniversario a S. Maurizio C.se (anniversario e luogo della sua fucilazione), del Ten. Bruno Tuscano, comandante della Colonna GL ‘Renzo Giua’ operante in Val di Lanzo, insignito dal Presidente Ciampi di Medaglia d’Oro al Merito Civile alla memoria per aver salvato la vita degli altri membri della formazione. con il generoso sacrificio della sua.

24 aprile – Commemorazione anniversaria, presso il Museo del Carcere ‘Le Nuove’ di Torino del sacrificio del Cappellano partigiano valsusino Don Carlo Prinetto morto a Mauthausen a seguito delle prolungate sevizie perché trovato in possesso di un crocifisso.

25 aprile – Commemorazione del 70° della Liberazione condivisa con l’Amministrazione Comunale di Ceres ed alla presenza di autorità civili e Militari e qualificati rappresentanti di protagonisti della Resistenza (l’Avv. Antionio Caputo per la GL, l’Avv. Trovato ed il Dr. Martini per l’Associazione Reduci Garibaldini) e di una rappresentanza della Brigata Taurinense, mediante consegna delle pergamene di attestazione onorifica ai famigliari degli ex Combattenti del Regio Esercito e del C.I.L., degli I.M.I, dei reduci della lotta di liberazione in Jugoslavia, dei Deportati e dei Partigiani ceresini Garibaldini e GL. La manifestazione è stata ampiamente pubblicizzata in tutta la zona con servizio giornalistico di 5 pagine sul settimanale del Comprensorio valligiano “Il Risveglio”.

21 maggio – Presentazione al Salone Internazionale del libro di Torino del volume “Fiori rossi al Martinetto”, di Valdo Fusi, nella versione aggiornata con apparato critico la cui ristampa è stata sponsorizzata dal Centro Catti con l’acquisto concordato con l’Editore di 100 copie del libro da regalare a scolaresche e insegnanti. L’evento è stato pubblicizzato su un’intera pagina del settimanale ‘Il Risveglio’.

18 settembre – Partecipazione alla cerimonia dello scoprimento della targa commemorativa, deliberata dall’Amministrazione Civica di Torino, sulla facciata dell’ex carcere militare in Via Ormea 119 a ricordo di Ennio Pistoi e della liberazione da lui coordinata di 148 prigionieri politici e volontari della libertà. Ennio Pistoi (M.B .V.M.) partecipò all’organizzazione della prima banda partigiana “Valle di Lanzo” e per la sua attività resistenziale subì tre volte l’esperienza del carcere. Nel dopoguerra fu segretario torinese e poi provinciale della Democrazia cristiana e Presidente del Centro Studi
· Giorgio Catti. La cerimonia è stata preceduta da una conferenza presso il Liceo Classico Statale Vittorio Alfieri (sorto sull’area della ex caserma) nella quale è intervenuto il Presidente del Centro Studi, prof. Walter Crivellin.

25 settembre – Inaugurazione, presso il Museo del carcere ‘Le Nuove’ di Torino della mostra “Uomini in guerra 1943-1945” sul contributo dei militari italiani alla Liberazione, presentata dal Gen.C.A.(Ris.), Franco Cravarezza, alla presenza del Presidente del Comitato Regionale Dr. Nino Boeti e del Gen. Div. Petrosino, Comandante della Regione Militare Nord., con l’intervento qualificato delle rappresentanze delle Associazioni d’Arma e del Nastro Azzurro;

2 ottobre – Visita guidata della mostra commentata da Marco Castagneri (Consigliere del Centro Studi Giorgio Catti e rappresentante dello stesso presso il Comitato Regionale ‘Resistenza e Costituzione’) ‘

9 ottobre – Conferenza presso il Museo del carcere del ricercatore dell’lstoreto, prof. Nicola Adduci, su “La memoria e la Città – La storia della Resistenza militare torinese attraverso le lapidi e 1 cippi commemorativi”

16 ottobre – Conferenza dell’archivista del Museo del carcere (e membro del Consiglio Direttivo del Centro Studi Giorgio Catti), Giovanni Pistoi, sulle figure di esponenti militari piemontesi che parteciparono alla Resistenza e che furono incarcerati a ‘Le Nuove’

16 ottobre – Proiezione delle pellicole cinematografiche prodotte dall’A.N.C.R. sugli I.M.I. e sulla partecipazione alla Resistenza piemontese dei meridionali già appartenenti al Regio Esercito e successivo incontro con alcuni reduci della lotta di liberazione che hanno portato le loro testimonianze

6 novembre – Organizzazione della manifestazione congiunta fra i Comuni di Corio e Coassolo T.se, con l’intervento di 8 Sindaci del Canavese e Valli di Lanzo in veste istituzionale più uno (quello del Comune di San Carlo C.se) in forma privata accompagnando il padre, ex Garibaldino delle formazioni operanti in zona, nonché delle scolaresche dei due centri, per la commemorazione delle vittime dell’eccidio avvenuto il 21 aprile 1944; degli appartenenti alla formazione autonoma insediata nella località Vietti, comandata dal Ten. Serafino Barbaro (M.O.V.M. alla memoria). Le orazione ufficiali sono state tenute dal Sindaco di Ciriè e Consigliere della Città Metropolitana, Francesco Brizio, e dal Vicepresidente del Centro Studi Giorgio Catti, Gen. C.A. (Ris) Franco Cravarezza. Alla duplice manifestazione ha partecipato una rappresentanza della Brigata Alpina Taurinense e la Banda Musicale ‘La Cattolica’, di Coassolo. All’evento è stato dato ampio risalto giornalistico con la pubblicazione (a pagamento) di due intere pagine del “Risveglio”

21 novembre – Convegno presso il Museo del carcere ‘Le Nuove’ sul tema ‘Una Resistenza da riscoprire’. Hanno portato il loro saluto il Vicepresidente del Consiglio Regionale e Presidente del Comitato ‘Resistenza e Costituzione’ della Regione Piemonte, Nino Boeti, l’Assessore Comunale di Torino, Passoni, il Vicepresidente del Comitato Regionale per i Diritti dell’Umanità, Giampiero Leo, il Segretario della Fondazione De Gasperi, Armando Tarullo ed il Colonnello Antonio Zerrillo, in rappresentanza del Comandante della Regione Militare Nord. Le relazioni sono state svolte dal Prof. Walter Crivellin dell’Università di Torino e Presidente del Centro Catti, dal Gen. C.A. (Ris.) Cravarezza, Vicepresidente del Centro, dalla Prof.ssa Maria Maddalena Brunero del Centro Italiano Femminile, appartenente al Comitato clandestino di difesa della donna che collaborò attivamente con il C.L.N., dal prof. Tagliente, Presidente dell’Associazione ‘Nessun uomo è un’isola’, dal Prof. Dalmas dell’Università di Torino per la Comunità Valdese, dal membro del Consiglio Direttivo del Centro, Marco Castagneri, dal Prof. Claudio Vercelli per il Gruppo di ‘Rivoli per la difesa della Resistenza’, dall’Avv. Gianfranco Rossi per il Museo dedicato ai due fratelli Di Dio, eroici combattenti cattolici caduti nell’Ossola.
Durante la manifestazione è stata conferita la Presidenza onoraria del Centro Studi Giorgio Catti alla signora Maria Romana De Gasperi Catti, figlia maggiore e assidua collaboratrice del grande statista, la quale ha rievocato i suoi giovanili trascorsi resistenziali. Nel pomeriggio è stata effettuata una visita, nei seminterrati del carcere, alle celle dei condannati a morte diventate un sacrario della Resistenza piemontese . A seguire sono stati proiettati alcuni documentari inerenti i temi affrontati.
In attesa della pubblicazione degli Atti, per la ricorrenza della Liberazione verrà pubblicato sul settimanale cattolico ‘La Voce del Popolo-Il nostro tempo’ un inserto recuperabile di 4 pagine con una sintesi dei principali interventi e dei momenti più significativi del Convegno.

23 dicembre Completamento riordino/inventariazione dell’Archivio dell’archivista professionale incaricata